Ho deciso di affrontare un argomento delicato, delicatissimo. Soprattutto in Italia. Si esatto parlerò di lei: la pensione.
Lavoriamo una vita accantonando parte del reddito per garantirci al momento in cui usciremo dal mondo del lavoro una pensione che ci consenta di vivere dignitosamente e serenamente il meritato riposo. Ma, se prima il raggiungimento dell’età pensionistica era un traguardo da festeggiare, oggi è qualcosa che spaventa: crea incertezza. Paura.
La preoccupazione di Gianfranco è condivisa
Gianfranco ha 45 anni vive a Grottammare ed è sposato con Marta di qualche anno più giovane. Hanno un figlio, Matteo, di 2 anni.
Lui è dirigente d’azienda. Lei invece è una dipendente pubblica. Lavorano a San Benedetto del Tronto, a pochi km da casa.
Non conoscevo Gianfranco, me l’hanno presentato. Abbiamo parlato davanti ad un caffè. Io ho ascoltato le sue necessità e i suoi obiettivi per il futuro. Ed era proprio il futuro a preoccuparlo di più.
Mi ha detto che andrà in pensione tra circa vent’anni ma teme di non riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita una volta in pensione. Una preoccupazione condivisa da molti.
La mia proposta si chiama pensione integrativa
Ho esaminato la sua situazione ed ho spiegato a Gianfranco la mia proposta: attivare una pensione integrativa da affiancare a quella dell’INPS. L’ho fatto illustrandone due importanti motivi:
- Utilizzare la pensione integrativa per garantire lo stesso livello di reddito attuale.
- Pagare meno tasse grazie agli importi versati, ricevendo un rimborso fiscale IRPEF di oltre 2.000€ ad ogni busta paga di luglio.
Un doppio vantaggio che, da un lato gli permetterà di non rinunciare a coltivare i suoi hobby e le sue passioni anche in futuro e dall’altro ridurre l’impatto della tassazione già nel presente.
Pensare alla famiglia
Dopo averci riflettuto su, Gianfranco ha seguito il mio consiglio ed ha deciso di affiancare la previdenza integrativa alla pensione pubblica che percepirà dallo Stato. Ha deciso di farlo soprattutto per la sua famiglia ed è entusiasta della soluzione che abbiamo scelto insieme.
Proprio per questo, è riuscito a vincere anche lo scetticismo di sua moglie Marta. Anche lei, dopo aver compreso il clima d’incertezza in cui versa il sistema previdenziale italiano ha scelto di integrare la pensione pubblica con una soluzione pensionistica privata, per affrontare in maniera più serena il momento in cui smetterà di lavorare.
In due conviene
Grazie ai versamenti pensionistici, a cui hanno aggiunto delle piccole somme per tutelare anche il futuro di Matteo, Gianfranco e Marta percepiranno un rimborso fiscale di oltre 3.000€ ad ogni busta paga di luglio.
Io trovo che il più grande vantaggio per questa famiglia sia la serenità e l’ottimismo con cui potrà guardare al futuro d’ora in avanti. Non lo trovi anche tu?